GUARDATE LA LUNA NON IL DITO di Stefano Davidson

29.03.2013 08:51

 

 

Oggi 28 Marzo 2013 io Stefano Davidson chiedo a tutte le forze politiche in campo una cosa sola:
perché NESSUNO, dopo non averne parlato prima della ratifica, dopo averne parlato pochissimo, quasi nulla, dopo la ratifica, dopo NON averne parlato affatto in campagna elettorale, ci parla di FISCAL COMPACT e M.E.S.? 
Perché tutto quello che circola in Tv, sui giornali e ultimamente anche in rete si limita solo ai battibecchi sterili (e finti) tra Berlusconi e Bersani. Perché ci dobbiamo sorbire dalla mattina alla sera i predicozzi sulla “responsabilità” da parte di chi è uno dei principali responsabili di ciò che, se non si prendono provvedimenti alla svelta, stroncherà definitivamente il nostro Paese? 
Perché dobbiamo stare a sentire sondaggi e statistiche, previsioni sulla nomina del Capo dello Stato o sulle elezioni prossime venture (che verranno, ah se verranno!)?

Ora per l’ennesima volta, per chi non lo avesse ancora capito cercherò di spiegare cosa sono i trattati che Mario Monti in compagnia di Berlusconi e Bersani (l’ordine di questi ultimi due è prettamente alfabetico, la responsabilità infatti è la medesima) hanno ratificato durante i Campionati Europei di Calcio nel più completo silenzio complice e colpevole di tutti i media.

Allora il Fiscal Compact, altrimenti detto Patto di Stabilità prevede che i Paesi che detengono un debito pubblico superiore al 60% del PIL (noi siamo al 127% grazie anche alla “splendida” performance di colui che sostiene di averci ridato credibilità all’estero) devono rientrare entro tale soglia nell'arco di 20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell'eccedenza in ciascuna annualità. Gli Stati si obbligano a mantenere il deficit pubblico sempre sotto al 3% del PIL, a pena di sanzioni. Tutto ciò in soldini significa che il nostro Paese dovrà rinunciare praticamente ad ogni possibilità di intraprendere una politica fiscale capace di stimolare la domanda. Significa condannarsi ad una rigidità ulteriore di politica economica che va ad aggiungersi a quella del cambio fisso dettato dalla moneta unica. Per farla breve, il terzetto succitato dopo averci pian piano fatto diventare la nazione prima al mondo per pressione fiscale, ci ha messo nella condizione di DOVER sostenere 50 miliardi di Euro all’anno di tasse e tagli per i prossimi 20 anni. CLARO?

Ok, ma ovviamente non è finita, perché adesso bisogna parlare del M.E.S.

Quando si parla di Meccanismo Europeo di Stabilità si intende un “trattato” che ufficialmente avrebbe lo scopo di prestare aiuto economico agli stati membri in difficoltà, ma che di fatto costituisce la fine della sovranità nazionale e dell'autodeterminazione dei popoli. Secondo quanto stabilito dal Consiglio Europeo infatti, gli Stati sono obbligati a sottomettersi ad un’autorità rappresentata da un nuovo super organismo europeo, il M.E.S appunto, a cui viene conferita un'indipendenza e un'impunità tale, che lo pongono al di sopra della legge. Non ci credete? Andate a leggervi magari l’art.27 di questo abominio che vi riporto in calce all’articolo. Comunque sia, tornando a parlare in soldoni, visto che è quello che si comprende meglio è bene precisare che il MES è finanziato da quote versate dagli Stati membri secondo una percentuale ad hoc per ogni Stato. Ogni Stato versa una cifra e riceve azioni in cambio. 
L’ITALIA DOVRÀ VERSARE IN SCAGLIONI UNA PERCENTUALE DEL 17,9% DEL TOTALE, CIOÈ 125,3 MILIARDI DI EURO, SUL TOTALE DI 700 MILIARDI DI EURO.
Gli Stati non hanno (non dico “avranno” ma “hanno” perché la questione, come detto, è già in essere) più neppure la possibilità di trattare e di discutere democraticamente con la popolazione le misure economiche da attuare ma si devono limitare a eseguire le riforme strutturali (leggi: tagli drastici nel settore sociale, svendita dei beni pubblici e liberalizzazioni selvagge) imposte dal fondo. Il Trattato del M.E.S. conferisce inoltre ai dirigenti dell'ente sovrannazionale il potere di richiedere in qualsiasi momento un aumento del capitale, senza che i governi o i parlamenti nazionali possano opporsi.
Praticamente è come se qualcuno ci avesse detto:
''Voi mi affidate i vostri soldi e poi li gestisco alle seguenti condizioni: 
1- non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo e non potete effettuare nessun tipo di controllo sulla mia gestione. Decido io quali informazioni darvi e con quali modalita'; 
2- oltre all'importo iniziale, siete obbligati a versarmi anche tutte le successive somme aggiuntive che vi richiederò 
3- se avrete bisogno di un prestito, decidero' io se concedervelo e a quali condizioni; 
4- nel caso emergano degli illeciti finanziari, delle irregolarita' o anche dei crimini gravissimi non potrete denunciarmi a meno che non sia io stesso ad autorizzarvi.

Accettate?”

MONTI BERSANI E BERLUSCONI ED IL PARLAMENTO HANNO DETTO SÌ!!!

E poi hanno avuto il coraggio di presentarsi alle elezioni, fare campagna elettorale, fondare Partiti chiamati “SCELTA CIVICA” (credo che questa sia l’apoteosi delle possibili prese per i fondelli),
chiamare in tono seccato gli avversari politici a prendersi le proprie R E S P O N S A B I L I T À, riunire i propri elettori in piazza e ripromettere le solite panzane che promettono da 20 anni etc…etc… etc…

E tutti come dei poveri idioti continuiamo a fare pronostici sul governo, sul Presidente della Repubblica, ad implorare di fare un governo qualunque e di farlo presto (seguendo l’esempio di quell’accolita di mascalzoni che rispondono al nome di Sindacati i quali, complici da sempre con la politica più lercia, si son guardati bene anche loro di fare un fiato riguardo gli obbrobri di cui sopra!).

Signore e signori vi chiedo quindi, anzi vi prego di smetterla di farvi prendere per i fondelli, perché se non ci si muove in fretta l’Armageddon finanziario ci travolgerà, quindi a gran voce e tutti insieme chiedete la ritrattazione dei suddetti “patti infernali” da parte dell’Italia. 
Fatelo in qualunque modo credete opportuno, ma possibilmente documentabile, quindi con raccomandate o e mail a Senato, Camera e Presidenza della Repubblica (di cui vi riporto l’indirizzo in nota 2) , oppure ai giornali, se riuscite con interventi in trasmissioni televisive e radiofoniche. Fatelo tenendo presente che oltretutto tali porcherie che ci vogliono imporre sono del tutto incostituzionali sia secondo la nostra costituzione che in base a quella europea (nota 3)

Nota 1:

M.E.S.

articolo 27

Status giuridico, privilegi e immunità

1. Per consentire al MES di raggiungere il suo scopo, lo status giuridico, i privilegi e le
immunità nel presente articolo dovranno essere accordate al MES nel territorio di ciascun
Stato Membro del MES. Il MES si adopera per ottenere il riconoscimento del suo status
giuridico e dei suoi privilegi e immunità negli altri territori in cui svolge funzioni o possiede
beni.

2. Il MES dovrà avere piena personalità giuridica; ma dovrà avere piena capacità giuridica di
(a) acquisire ed alienare beni mobili e immobili;
(b) contrattare;
(c) essere parte in procedimenti legali, e
(d) Entrare in sede di accordi e/o protocolli necessari per garantire che il suo status giuridico
e i suoi privilegi e che le immunità siano riconosciute e rispettate.

3. Il MES, i suoi beni, finanziamenti e risorse, ovunque si trovino e chiunque li detenga,
godono dell'immunità da ogni forma di processo giudiziario se non nella misura in cui il
MES espressamente rinunci all'immunità ai fini di eventuali procedimenti o secondo i
termini di un contratto, inclusa la documentazione degli strumenti di finanziamento.

4. La proprietà, il finanziamento e le attività del MES , ovunque si trovino e da chiunque
posseduti, saranno esenti da perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione o
qualunque altra forma di sequestro, requisizione o preclusione del potere ipotecario,
giudiziario, amministrativo o legislativo.

5. Gli archivi del MES e tutti i documenti appartenenti al MES o da esso detenuti, sono
inviolabili.

6. I locali del MES sono inviolabili.

7. Alle comunicazioni ufficiali del MES sarà concesso da ciascun Membro del MES e da ogni
Stato che ha riconosciuto lo status giuridico, i privilegi e le immunità del MES, lo stesso
trattamento che si accorda alle comunicazioni ufficiali di un Membro del MES.

8. Nella misura necessaria per svolgere le attività previste dal presente Trattato, tutti i beni, i
finanziamenti e le attività del MES sono esenti da restrizioni, regolamentazioni, controlli e
moratorie di qualsiasi natura.

9. Il MES sarà esentato da qualsiasi obbligo di dover essere autorizzato o di ottenere il
riconoscimento come istituzione di credito, fornitore di servizi di investimento o altro ente
autorizzato o con licenza o disciplinato dalle leggi di ciascuno Stato Membro del MES.

Nota 2

QUIRINALE
https://servizi.quirinale.it/webmail/

SENATO DELLA REPUBBLICA
infopoint@senato.it

CAMERA DEI DEPUTATI
segreteria@camera.it

Nota 3

Le limitazioni di sovranità sono possibili solo se aderenti all’ articolo 11 della Costituzione Italiana, dove dopo la parte sul ripudio della Guerra recita queste parole: “L’Italia [...] consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”
Dato che la limitazione di sovranità richiesta dal MES non è di parità con gli altri Stati , in quanto l’Italia a differenza della Germania deve rispondere senza limitazioni oltre alla sua quota parte iniziale di 125 miliardi e non può accedere ai documenti del MES si evince che aderendo al MES è stato violato l’Art. 11 della costituzione Italiana.

Il MES, ma anche il Fiscal Compact, e di conseguenza il pareggio di bilancio inserito in costituzione proprio sulla base del pacchetto UE, è illegale, per la precisione è “invalido”. Ovvero, contrasta con una norma di rango superiore, contenuta nel Trattato di Lisbona, che è il trattato fondamentale su cui si basa l’Unione Europea.
L’articolo 2 del trattato sulla stabilità dice: “il presente trattato si applica conformemente ai trattati su cui si fonda l’Unione e il diritto dell’Unione europea.” La stessa cosa viene ribadita pure nel comma successivo, che recita: “il presente trattato si applica nella misura in cui è compatibile con i trattati e il diritto europeo.” 
Il Trattato sull’Unione sarebbe il Trattato di Lisbona, del 2009, che recepisce letteralmente il Trattato di Maastricht fissando i famosi parametri del 3% nei deficit di bilancio e del 60% nel debito pubblico. Quindi fissare un obbligo di pareggio o attivo in bilancio, che vuol dire deficit zero, è contrario alle disposizioni e al dettato del Trattato dell’Unione.

fonti: 
me stesso, M.Pizzuti, P.Barnard, Prof G.Guarino, Partito Umanista, C. Messora, 
nocensura.com/ byoblu.com /