La storia e la politica insegnano solo a quelli che vogliono impararle

19.04.2013 09:43

Non ho alcuna intenzione di essere dissacrantre o di mancare di rispetto a nessuno, in questa nota. Voglio soltanto fare alcune considerazioni di carattere personale, che facciano semplicemente riflettere su quanto sbagliato sia "l'urlo" della massa, rispetto alla condizione di ponderato pensiero ed azione conseguente, o per lo meno tentata, essendo che, se non si propone una reazione con un'azione mirata a conseguirla, i risultati si vedono in faccia poi!!

Il risultato???

E' questo!!!!

Alla facciaccia di tutti quelli che  parlano di mortadella, di baffino spiazzato, di Bersani incapace di vincere.

Credete che la convergenza su questa immagine sia un caso??

Ma fatemi il piacere!!

L'unica casualità che possa succedere in politica è quella che a uno venga un colpo apoplettico o che possa esser vittima di un incidente stradale in macchina o a piedi, il resto, è frutto di calcoli ben fatti e ben congegnati e questa è una dimostrazione.

Esiste sicuramente - sempre - un piano A ed un piano B, a seconda delle situazioni che vengono a crearsi, ma il risultato dev'essere il medesimo.

Il risultato? E' lampante: dire alla Germania ed alla BCE che l'Italia c'è, almeno istituzionalmente! E dire ai soliti alleati economici, che di noi proprio non gliene frega niente, che siamo sempre con loro, con le loro corporation e che la politica dei grandi elettori e delle grandi firme di Partito, non cambia.

Come non ricordare, scusate, che BANKITALIA, contenuta sopratutto in BANCA DI ROMA, CREDITO ITALIANO ed altre Banche sotto la tutela dell'IRI, è stata "svenduta" e che le sue azioni sono state "dimenticate" nei pacchetti collocati, ad un prezzo nettamente inferiore di quello offerto da Lehmann Brothers.

Ma le cose dovevano andare così, perchè i nostri Padroni Mondiali, i Rotschild, così avevano deciso.

Come non ricordare che, d'accordo con  Draghi -  e cito da un vecchia articolo de LA PADANIA dell'ottobre  2006, di cui mi scuso ma non trovo il link)  oltre che direttore generale del Tesoro tra il '96 e il 2003, presiedette nel '93 il Comitato per le privatizzazioni; nello stesso periodo Goldman Sachs, tramite il fondo Whitehall, acquisì nel 2000 l'ingente patrimonio immobiliare dell'Eni di San Donato Milanese, oltre agli immobili della Fondazione Carialo e, assieme alla Morgan Stanley, quelli della Unim, Ras e Toro. Prodi era presidente dell’Iri quando decise la privatizzazione della Credito Italiano proprio tramite la Goldman Sachs, che fissò il valore delle azioni a 2.075 lire, meno di quello di Borsa (che era a quota 2.230). Ma dobbiamo all’attuale premier anche la perdita di molti dei marchi storici del nostro comparto agroalimentare, ovviamente finiti (male) in mano straniera. Prodi concluse la cessione dell'Italgel (900 miliardi di fatturato) alla Nestlé per 703, così come l’assai discussa vendita della Cirio-Bertolli-De Rica (fatturato 110 miliardi, valutata 1.350), ad una fantomatica finanziaria lucana (Fisvi) al prezzo di 310 miliardi, che ne garantì il pagamento con la futura alienazione di parte del gruppo stesso alla multinazionale Unilever.

Che cosa ci aspettiamo quindi da chi ha saputo sfruttare molto bene, con NUMISMA ed altre Società di consulenza, dalle idee, ASSOLUTAMENTE CHIARE (un treno ad alta velocità và molto più veloce di un treno normale senza binari dedicati, pensa un pò :-)) e dalle parcelle a dir poco esorbitanti??

Ne parliamo ancora??? E per farne cosa, visto che non vogliamo renderci conto che politica e storia vanno a braccetto e non vogliamo sapere  cosa dicono???

Ma no....suvvia! Rendiamoci piuttosto conto di una cosa: siamo un bellissimo coro; mandiamo al Diavolo tutti quelli che vorrebbero che prendessimo coscienza di qualcosa; lasciamoli parlare e, possibilmente, prendiamoli anche per i fondelli!!!

Facciamo capire chiaramente a questi insulsi individui, che noi vogliamo questo, questi, risultati!!

...Altrimenti:come facciamo a lamentarci ancora!!?? A noi, basta che vinca la Nazionale, del resto, non ce ne frega nulla e, ben sappiamo, che a farci gridare ci penseranno semprei nostri vertici politici. Altrimenti, che gusto c'è ad andare a votare per loro!!??

Mauro Munari