SALVIAMO LA TESTUGGINE di Stefano Davidson

18.03.2013 09:31

 

Credo oggettivamente che la maggioranza delle persone abbia perso nella maniera più assoluta l’idea di quella che dovrebbe essere invece la vera natura di quanto sta succedendo sulla scena politica. Questo ovviamente è accaduto con il solito lavoro incessante operato ai fianchi di ogni italiano da parte della stampa e dei media istituzionali in generale. 
A questi possiamo dire che si sono anche aggiunte frotte di “alleati” (sostanzialmente clientelari) formate da tutti coloro che sino ad oggi hanno tratto vantaggio da questa situazione politica, da questo sistema. Ed ora, dopo la montante e costante protesta contro il Governo Monti eccoci qui, senza sapere come, in una sorta di “nulla”, nel non-senso più totale sia politico che istituzionale, ma soprattutto cerebrale.
Infatti, dopo decine d’anni in cui i cittadini hanno ingollato di tutto da parte delle forze parlamentari della prima e della seconda Repubblica, senza sostanzialmente dare MAI segni di vera reazione, ecco che da quando il M5S è entrato in Parlamento si è trovato tutti gli occhi puntati addosso addirittura prima ancora che si fossero iniziate le votazioni per l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, per non parlare delle consultazioni per la formazione del nuovo (per ora ipotetico) Governo. È accaduto un po’ come se il pubblico ad un evento sportivo cercasse di valutare la forma di un atleta mentre fa stretching o passeggia in tuta sul campo. 
Certo, è normale quest’aspettativa, direte voi, con tutto il can can pre-elettorale fatto da questa nuova forza che vorrebbe modificare definitivamente uno “status quo” che resiste da sessant’anni! Ok, ma magari un po’ di pazienza in più non guasterebbe (soprattutto perché molta di questa impazienza mi pare decisamente indotta) c’è però un comportamento che non ritengo normale ed è questa sorta di “j’accuse” continuo nei loro confronti ad ogni minimo passo, ad ogni più che umana incertezza, ad ogni dichiarazione più o meno significativa di qualunque dei suoi rappresentanti. 
Non mi pare infatti che questo atteggiamento sia mai stato tenuto fino ad oggi nei confronti di nessuna forza politica, nonostante non ci siamo mai fatti mancare nulla in ogni senso: in Parlamento abbiamo avuto pregiudicati, condannati, imputati, corrotti, massoni e chi più ne ha più ne metta, ma tutto in fondo, si vede che per la mentalità italiana, rientrava nella normalità, mentre la normalità di persone normali (come noi o quasi) in quella sede si vede che ci mette a disagio. Non siamo abituati, ve ne do atto. Persone qualunque, magari anche oneste tra coloro che dovranno occuparsi della cosa pubblica sembra quasi un paradosso. 
In fondo noi siamo abituati ormai al peggio in questo campo e se ci pensate bene addirittura ci si lamentava e scandalizzava solo appena un po’, mica tanto, quando qualche parlamentare cambiava bandiera, o quando, pur di rimanere al potere, si reimpastavano governi come se fossero stati di “plastilina”, modificandone fattezze ed ovviamente orientamenti alla faccia di chi alle urne aveva votato credendo in un progetto, che quasi per magia invece diventava un’altra cosa sotto gli occhi di tutti. Ma finché tutto ciò è avvenuto in tempi NON di crisi economica come quella attuale, in fondo ce ne facevamo una ragione perché tanto a ognuno bastava che “il proprio orticello” rimanesse intatto.

Con Grillo e il M5S il metro tenuto è però diverso, e di molto. Qualunque cosa faccia viene analizzata dai media in maniera maniacale, quindi il Movimento viene immediatamente “bombardato” di critiche a prescindere (perché spesso non si vuol capire il perché di determinati comportamenti, decisioni o atteggiamenti), molte delle quali talmente subdole da non sembrare nemmeno tali, anzi vengono mosse in modo da apparire come i “consigli” di chi fa quel mestiere da tanto tempo e cerca di aiutare il “giovane di bottega” ad imparare il lavoro.

Considerato che i media sono in mano solo ed esclusivamente ad avversari del M5S tutto ciò ovviamente viene fatto per instillare costantemente il dubbio in tutti coloro che invece al M5S hanno creduto, e soprattutto per inoculare diffidenza a chi sarebbe lì lì per crederci nel caso di nuove elezioni.

La cosa a mio avviso inaccettabile, a prescindere dalla bontà delle intenzioni e dalle capacità che saranno in grado di dimostrare di avere i parlamentari del Movimento creato da Grillo (e Casaleggio), è che coloro che in primis stanno pilotando questa campagna delegittimante nonché denigratoria (tra l’altro con sommo e maleducato disprezzo dei 15.975.308 –quindicimilioninovecentosettantacinquemilatrecentootto – cittadini che a costoro hanno affidato il proprio voto tra Camera e Senato, considerati tutti quindi alla stregua di “imbecilli”.) sono gli stessi che hanno retto le sorti del nostro Paese fino alle appena trascorse elezioni del 24/25 Febbraio.

Mi spiego meglio, perché forse non sono stato abbastanza chiaro: chi sta criticando, attaccando con tutta la spinta mediatica di cui può disporre e che nel contempo sta predicando chiarezza di intenti, ricchezza di buone intenzioni nei confronti del Paese e, cosa ancor più sconvolgente, si fa garante di azioni immediate per risolvere i problemi della gente e per allontanare la crisi SONO NIENTEPOPODIMENO CHE I RESPONSABILI DIRETTI DELLA SITUAZIONE IN CUI VERSA IL PAESE! CIOÈ COLORO I QUALI QUEI PROBLEMI HANNO SCIENTEMENTE CREATO! SONO COLORO CHE HANNO PRIMA PORTATO L’ITALIA NELLA TRAPPOLA DELL’EURO, POI CHE HANNO FIRMATO I TRATTATI DI LISBONA E VELSEN (giusto per citarne due) E CHE HANNO CONSENTITO SENZA MAI FARE NULLA DI CONCRETO CHE IL PAESE FINISSE NELLE MANI DI MARIO MONTI. COSTORO SONO QUELLI CHE ASSIEME AL SUDDETTO MONTI E IN ACCORDO CON L’OLIGARCHIA FINANZIARIA INTERNAZIONALE HANNO ACCONSENTITO ALLA RATIFICA DI DUE TRATTATI CRIMINALI ED INCOSTITUZIONALI COME IL M.E.S E IL FISCAL COMPACT. 
SONO QUELLI CHE HANNO APPROVATO SENZA BATTERE CIGLIO CHE SI APPLICASSE L’IMU SULLA PRIMA CASA, SONO QUELLI CHE HANNO CONSENTITO CHE SI METTESSE MANO ALL’ARTICOLO 18, SONO GLI STESSI CHE ACCONSENTONO AL SALVATAGGIO COSTANTE DELLE BANCHE E ALL’AFFONDAMENTO DELLE IMPRESE, SONO I MASSIMI RESPONSABILI DELLA “MERDA” CHE AFFOGA LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI. SONO QUELLI CHE HANNO MONTAGNE DI QUESTIONI IN SOSPESO DA SPIEGARE ALL’OPINIONE PUBBLICA, VEDI CASO MONTE DEI PASCHI O DI COMPRAVENDITE DI DIRITTI TELEVISIVI.

Ecco costoro sono ora quelli che fanno le “pulci” ai membri del M5S che con quanto sopracitato non hanno mai avuto niente a che fare.

La cosa che mi terrorizza è che però in questo sistema di rovesciamento della realtà ci stanno cadendo TUTTI, compresi diversi membri del M5S. 
Perché dico questo? Semplicemente perché nonostante ritenga che l’elezione di Pietro Grasso al Senato possa essere senz’altro un passo in avanti (se non altro la pressione esercitata dalla presenza del M5S in Parlamento, e i conseguenti occhi di tutti puntati addosso, compresi quelli dei Renziani, ha impedito che ci ritrovassimo la Bindi, la Finocchiaro, Schifani o chissà chi a ricoprire la seconda e la terza carica dello Stato) non doveva in alcun modo essere votato da chi voleva rappresentare il “castigamatti” in Parlamento. Certamente, il panico di rivedersi Schifani quale Presidente del Senato, avrà fatto la sua parte, ma i senatori del M5S non dovevano nella maniera più assoluta occuparsi della questione. ERANO FATTI DA SECONDA REPUBBLICA! Se Schifani fosse stato eletto il problema non li doveva toccare, ANZI AVREBBE GIOCATO A FAVORE DEL M5S IN QUANTO AVREBBE DISGUSTATO GRAN PARTE DEGLI ITALIANI. 
I membri del M5S eletti erano e sono lì in Parlamento per fare pulizia, per controllare che tutto funzioni, per proporre cambiamenti, per denunciare quanto non funziona, PUNTO! 
Quel manipolo di loro Senatori che ha invece espresso il proprio voto a favore di Grasso non si è reso conto che, anche se questo voto è stato attribuito nella più limpida buona fede, invece di dare l’impressione di senso di responsabilità da parte loro nei confronti del Paese dimostra al contrario l’assoluta fragilità “intellettuale” di queste persone nei confronti di un sistema ben rodato che gli ha teso un’imboscata delle più classiche. 
Con questo voto infatti quei Senatori non hanno capito che non avrebbero consentito un miglioramento della situazione politica o un passo verso la soluzione della crisi (politica ed economica) ma che la cosa sarebbe andata a finire assolutamente in direzione opposta, perché hanno consentito al nemico di sottolineare la mancanza di unità all’interno dell’unica forza politica che dell’unità e della totale dedizione alla propria missione doveva fare il suo unico motore.

Chi vota PD o PdL o vattelapesca lo sa che tanto prima o poi ti rifilano una “sola” (come si dice a Roma) e che non faranno quanto promesso, mentre chi ha votato M5S è proprio questo che non vuole! A questo punto nell’esprimere un giudizio nei confronti di costoro ci si deve chiedere se sia più grave il fatto che abbiano voluto dare quel voto a tutti i costi, o quello di non aver capito l’errore strategico e la difficoltà in cui avrebbero messo tutto il Movimento con il loro gesto.

I Senatori “dissidenti” (quindi a mio avviso non molto intelligenti, molto poco preparati strategicamente, sicuramente delle “pippe” a scacchi) non hanno minimamente preso in considerazione la gravità di questa improvvisa ricerca di individualismo (tra l’altro in una fase di non vitale importanza per il Movimento) e si sono messi a fare i “politici”, senza umiltà, senza pensare che il loro compito era ed è quello che avevano gli uomini della fanteria delle legioni romane quando formavano la cosiddetta “testuggine”. Dico questo perché per come la vedo io il M5S per i propri elettori altro non è che la “testuggine” che essi hanno voluto entrasse in Parlamento per scardinare il sistema marcio che vi vige da più di 60 legislature. 
Per chi non lo sapesse questa testuggine era uno schieramento di grande complessità che richiedeva notevole coordinamento collettivo, in quanto gli uomini dovevano muoversi proteggendo ciascuno col proprio scudo una parte della formazione che dava il grande vantaggio di poter avanzare fino al contatto con le prime file nemiche riparandosi da frecce e proiettili. Ma se uno solo dei soldati sbagliava un movimento e lasciava “aperto” un punto della testuggine ecco che questa poteva venire perforata ed annientata dal nemico.
Ecco, i Senatori che hanno votato Grasso è come se avessero alzato lo scudo e quindi lasciata sguarnita parte dello schieramento che ora il “nemico” ha approfittato per attaccare in ogni modo possibile.

Dall’esterno io posso capire quale possa essere stato lo sconforto di chi per mesi, anzi anni, si sta battendo per creare questa macchina da guerra da spedire in Parlamento (ma si badi bene una macchina da guerra composta da cittadini semplici, non da soldati mercenari come quelli che invece lì dentro si stanno trovando di fronte) che deve servire a riconquistare SEMPLICEMENTE quello che dovrebbe essere del POPOLO di diritto (ovvero la possibilità di decidere del proprio destino, così come in democrazia dovrebbe essere), e che per colpa di un accrocchio di presuntuosi vede allontanarsi il suo obiettivo. 
Già perché, non è un mistero che lo scopo del M5S non fosse quello di avere un 25% di parlamentari e lì chiudere la faccenda. Il M5S come TUTTI i movimenti che sono nati in quest’ultimo periodo buio della nostra ex-democrazia (ma ci sarà mai stata poi? Mah?!) vuole che TUTTI i responsabili dello scempio del Paese vengano spazzati via, non solo Monti e i suoi Ministri complici nelle nefandezze degli ultimi 16 mesi. PD e PdL in primis! Per tutti i motivi citati prima. 
E non è scritto da nessuna parte che ciò si dovesse o potesse ottenere alla prima tornata elettorale.

Se ci fosse stata unità d’intenti e la “testuggine” fosse rimasta sigillata, probabilmente l’errore poteva venire dagli avversari, magari ci scappava un inciucino o chissà cosa e allora l’elettorato ancora traballante o non votante forse avrebbe optato anche’esso per questa forza che stava cominciando a sgretolare il sistema dall’interno. Così invece i dubbi aumentano, anche perché come detto ad alimentare la loro fiamma ci pensano i propagandisti di professione che vivono (pagati da noi) in tutti i media istituzionali, i quali purtroppo sono quelli che la stragrande maggioranza della gente (anche quella che si pensa intelligente) continua a seguire nonostante il mare di puttanate, di menzogne ed i muri di omertà che ci propinano da decenni. 
Signore e signori ci vogliamo rendere conto una buona volta che in Italia a livello di libertà di informazione siamo al 57°posto su 179 Nazioni, dopo BOTSWANA e NIGER!!! E smettiamola di sorbirci tutto quello che ci propinano solo per non far la fatica di informarci sul web o magari di PENSARE CON LA NOSTRA TESTA!

In conclusione, cosa dovrebbe fare ora Grillo, a parte pubblicare i soliti post sul suo blog per riparare all’enorme danno d’immagine creato da quegli scellerati senatori?

Non credo spetti a me dirlo, anche perché credo che strategicamente dovrebbe essere già ben preparato ad un’eventualità del genere, però io un’idea gliela lancio: considerato il suo rapporto inesistente con la nostra informazione (e visto quanto scritto sopra come biasimarlo) fossi in lui “comprerei” dal nemico, ovvero proprio da quell’editoria che aborrisce, qualche pagina completa (che so, sul Corriere della Sera, la Stampa, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica e altre a piacere) e spiegherei agli italiani per iscritto con chiarezza tutto quello che il suo Movimento ha intenzione di fare e i pericoli che potrà correre nel tentare di farlo. Credo che così facendo probabilmente potrebbe coinvolgere anche chi non ha dimestichezza col web, e nello stesso tempo confermerebbe quanto spiegato nelle piazze ai milioni che poi lo hanno seguito e che non credo lo lasceranno per un piccolo “inciampo” dovuto a pochi irresponsabili.
Se poi riuscisse a comprare uno spazio televisivo dove fare la medesima cosa, spiegando con calma per l’ennesima volta tutto a tutti, forse la “fretta”, che pare improvvisamente si sia impossessata del popolo italiano nel voler vedere cambiare le cose, potrebbe lasciare il posto alla voglia di certezza nel voler vedere cambiare le cose! 
Già, perché personalmente mi chiedo, ma tutti questi che ora hanno fretta, che non ne possono più, che “basta che facciate qualcosa ma fatelo”, dove erano quando si tentava di far scendere la gente in piazza contro al Governo Monti per esempio a Giugno o a Settembre 2012? Dov’erano quando bisognava urlare allo scandalo per la ratifica “occulta” nell’assordante silenzio dei media di MES e Fiscal Compact ad opera di Monti con il placet di PD e PDL nel Luglio scorso? Dov’erano quando in tanti (centinaia e centinaia) abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica (che ovviamente non ha ancora mosso foglia in merito) Monti, Napolitano e tutti i complici del Governo golpista che ha fatto precipitare ancora di più la nostra situazione economica?

L’ITALIA È IN CRISI, UNA CRISI INDOTTA, SELVAGGIA, NERA, MA È SOLAMENTE ELIMINANDO TUTTI GLI ARTEFICI ED I LORO COMPLICI NELL’AMPLIFICAZIONE DELLA STESSA CHE POSSIAMO SALVARE IL PAESE, È QUESTO CHE L’ITALIANO “MEDIO” DEVE CAPIRE! 
QUESTA CHE È IN ATTO, E CHE SI È MANIFESTATA ANCHE ATTRAVERSO I QUASI 16 MILIONI DI VOTI AL M5S, ANCHE SE PACIFICA E CIVILE, È UNA RIVOLUZIONE, E COME TALE DOVRÀ AVERE I SUOI TEMPI SE VOGLIAMO CHE RIESCA E SOPRATTUTTO SE VOGLIAMO SALVARE IL PAESE. 
RICORDIAMOCI SEMPRE CHE QUANDO SI CERCA DI DEBELLARE UNA MALATTIA (E IL VIRUS CHE CI APPESTA, IN QUESTO CASO È OVVIAMENTE RAPPRESENTATO DA CHI HA OCCUPATO IL PARLAMENTO NEGLI ULTIMI 60 ANNI) BISOGNA ELIMINARE TUTTE LE CAUSE, NON SOLO I SINTOMI, SE NO LA “RICADUTA” PUÒ ESSERE PEGGIORE DELLA MALATTIA SE NON ADDIRITTURA FATALE!

Stefano Davidson