LA VOCE che si spense il 12 aprile 1995
Era il 12 aprile 1995;
ad un anno esatto dalla sua apertura, chiudeva i battenti LA VOCE, il quotidiano del grande Indro Montanelli, indimenticato Maestro del giornalismo italiano!!
Montanelli - che amo per chiarezza e semplicità di linguaggio - non poteva essere "al soldo" di qualcuno; doveva, necessariamente, scrivere solo quanto si sentisse di scrivere, senza avere un padrone che lo condizionasse, in quanto tale.
La sua "rottura" con Silvio Berlusconi era nell'aria già al tempo in cui il Cavaliere acquistò IL GIORNALE, la vera e propria creatura di Indro Montanelli, quello di Controcorrente, in diretta contrapposizione, anche se non sempre, a Fortebraccio che tuonava satira su L'Unità.
Montanelli aveva capito, molto prima degli altri, che, al di là di ogni appartenenza, rimanere lì sarebbe stato "annullare"il suo senso di libertà e, sopratutto, il suo vero "essere liberale"!!
Nel numero di addio, esattamente il 12 aprile 1995, Montanelli scrisse un epitaffio molto eloquente: Volevamo fare il quotidiano di una destra liberale, oltraggiata dall'abuso che ne fanno gli attuali contraffattori!
Non lasciamo che muoiano le idee e lasciamo fare ad ognuno il suo mestiere; Ognuno ha il proprio modo di vedere le cose ma ognuno (e sono certo che Indro approverebbe) ha udito, vista e sopratutto olfatto per comprendere quello che succede!
Il fatto poi di avere una voce per denunciare,è opzionale;
Esattamente come quello di avere una coscienza ed una capacità di essere obbiettivi e di esporre il proprio pensiero, onestamente,in modo educato ma senza alcuna remora, chiamando i colori con il loro nome e aspettandosi solo che la gente somatizzi e pensi: forse chiedeva troppo!! Ciao Indro!!!
Mauro Munari